Il Meeting nazionale “Evoluzione dei Servizi professionali” nasce nel 2000 da un’idea di Gianfranco Barbieri.
ACEF Associazione Culturale Economia e Finanza aveva già al proprio attivo una decina di convegni di notevole respiro, su tutti la “conversazione con Franco Modigliani” e il convegno “Impresa, Proprietà, Fiscalità” con la partecipazione di Giulio Tremonti. Tuttavia è con il proprio Meeting annuale che ACEF si caratterizza come punto di aggregazione dei principali attori dell’economia. Il Meeting viene quindi identificato come il terreno neutrale su cui ogni parte intervenuta ha la possibilità di rappresentare le proprie proposte e suggerire le proprie idee.
Condividere le migliori prassi professionali e le eccellenze di ogni categoria per migliorarle progressivamente tutte quante.
Le tre linee guida su cui si sviluppano i temi delle varie edizioni del Meeting sono organizzazione, innovazione e comunicazione. Tre aspetti dello stesso comune problema: come gestire il proprio studio professionale nella maniera migliore? come identificare le aree di miglioramento? come lavorare su sé stessi per diventare professionisti migliori?
La trattazione di questi temi è iniziata nei primi meeting con il contributo di un nucleo ristretto di relatori, che progressivamente è stato ampliato per coinvolgere figure sempre più specialistiche, ascoltare campane diverse, fornire testimonianze, casi di successo, soluzioni innovative.
Quando si è ritenuto che il dibattito interno tra professionisti fosse ormai maturo, Gianfranco Barbieri ha cercato di coinvolgere le istituzioni e le imprese, così da aprire il confronto anche agli interlocutori tipici di uno studio professionale. Chi meglio di un cliente “vero” è infatti in grado di spiegare con che tipo di struttura professionale troverebbe proficuo e piacevole collaborare?
Poi è arrivata la crisi economica, ed è stato inevitabile che i tradizionali argomenti del meeting fossero reinterpretati sotto questa comune prospettiva. Quindi non più organizzazione, innovazione e comunicazione come vie per un astratto miglioramento, ma piuttosto unica possibile ancora di salvezza per consentire allo Studio professionale di sopravvivere.
Poi la crisi è continuata, e si è compreso che nulla sarebbe più tornato come prima. Di qui la necessità di aprire il Meeting con relazioni sullo scenario economico per analizzare i mutamenti del contesto nel quale gli studi professionali si trovano ad operare.
Nuova “evoluzione” del Meeting, della quale si sarebbe volentieri fatto a meno, il problema del terremoto che ha colpito la pianura padana a maggio 2012. Cosa possono fare i professionisti per agevolare la ripresa e la ricostruzione? Come possono far valere il proprio sapere tecnico e le proprie competenze relazionali per aiutare il sistema economico a ripartire? Come devono organizzarsi, innovare e comunicare per raggiungere questo auspicabile obiettivo?
Negli anni successivi il Meeting ha affrontato il tema della Ripresa, dapprima come un avvenimento certo e imminente, poi come una condizione tutta da creare: e quale categoria migliore dei professionisti, per far iniziare la ripresa!
Come possono agire? Quale dev’essere il motore di ciascuno per raggiungere il fine ultimo della ripresa economica? Nelle ultime edizioni ci siamo occupati approfonditamente della gestione dell’impresa in crisi.
L’edizione 2016 dal titolo significativo “Idee senza recinti” e l’ultima “La passione trasforma le cose” hanno voluto mettere in evidenza come tutte le idee innovative dei professionisti, guidate dalla passione, possano essere spunto di nuove iniziative, volte allo sviluppo e al riposizionamento degli Studi, ma soprattutto del nostro tessuto economico: è stato proposto un approfondimento su marchi, brevetti e diritti d’autore esono state esplorate le potenzialità in ambito ambientale, oltre a presentare le idee e i progetti degli imprenditori intervenuti sul palco.